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Il Carnevale sardo, tra sacro e profano

Stile Sardo

Pubblicato il gennaio 13 2020

Con i Fuochi di Sant'Antonio inizia il Carnevale Sardo “Su Carresecare”.

Sant'Antoni de su fogu

Un mese ricchissimo di appuntamenti e di tradizioni che culminerà il 20 Febbraio (Martedì Grasso) e con il 25 Febbraio (Giovedì grasso). Il 16 e 17 gennaio si rinnova il rito dei Fuochi di Sant'Antonio Abate, protettore degli agricoltori che vede “uscire” per la prima volta nell'anno le tradizionali maschere sarde, tra le prime quelle dei “Boes e Merdules” di Ottana e quelle dei “Mamuthones e Issohadores“ di Mamoiada che sono tra le più belle della Sardegna.

il carnevale in Sardegna

Sant'Antoni de su Fogu. La leggenda narra che Sant’Antonio rubò dagli inferi una scintilla di fuoco e la donò agli uomini che poterono riscaldare la terra. Secondo questa tradizione si deve al Santo la luce e il calore. Nei giorni precedenti la festa i cittadini raccolgono la legna che accatastano formando un'alta piramide chiamata Sas Tuvas, Sas Frascas, Sos Focos, Su Fogarone, Su Romasinu o Su Foghidoni, a seconda del paese dove viene festeggiato. La catasta di legna attende la sera per essere incendiata. Il parroco benedice il fuoco e i cittadini riuniti in piazza pregano davanti al falò e girano tre volte in senso orario e tre in senso antiorario chiedendo grazie e miracoli. Un rito che mischia sacro e profano in un'atmosfera unica in una sera invernale che ha tanto di magia e tradizione. Le celebrazioni durano più giorni, intorno al falò si balla, si cantano motivi tradizionali, si beve vino e si condivide il cibo. 

sardegna sardinia sardinien sardaigne

Su pani' e saba è il dolce tipico che viene preparato per l'occasione. Il Carnevale in Sardegna è una festa molto sentita, che si festeggia in tutta l'isola. A Mamoiada le famose maschere in legno, le pelli di pecora e i campanacci, i Mamuthones e gli Issohadores. I primi, vestiti di pelli di pecora, indossano una maschera nera di legno d'ontano o pero selvatico, e sulla schiena portano appunto "sa carriga", campanacci dal peso di circa 30 kg; gli Issohadores indossano una camicia di lino, un giubbetto rosso, calzoni bianchi e alcuni di loro portano una maschera bianca. Sempre in provincia di Nuoro Maschere simili a quelle di Mamoiada si trovano in tutti i paesi della Barbagia. A Orotelli i protagonisti sono gli Thurpos, visi senza maschere anneriti dalla cenere.

maschere in legno sarde sardegna

A Oristano, il Carnevale è rappresentato dalla tradizionale Sartiglia. Si tratta di una giostra con spettacolari quadriglie dove cavalieri mascherati "Su Componidori", lanciati in corsa con i propri cavalli, tentano di infilare una stella sospesa come buon auspicio per il raccolto. Su Componidori indossa una maschera androgina di terra cotta (di colore bianco per i Componidori del Gremio dei falegnami e del colore scuro della terra per quelli del Gremio dei Contadini).

la sartiglia oristano carnevale in Sardegna

Tralasciando le maschere tradizionali della Sardegna, negli anni ha preso molta importanza anche il Carnevale di Tempio, il Carrasciali Timpiesu.

carrasciali timpiesu

Manifestazione folkloristica che si svolge durante il periodo carnevale a Tempio Pausania. Il Carrasciali Timpiesu è il più importante Carnevale allegorico dell'isola, membro (come Viareggio, Cento e Fano) della Federazione Italiana Carnevali. In occasione dell'edizione del 2018, il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha posizionato il Carrasciali Timpiesu al sesto posto per bellezza in Italia.

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